IL FASCINO DELLE ORTICHE DI SERRA

testo di Donata Bonometti
Il festival fa riferimento alle ortiche rifacendosi al motto "gettare alle ortiche" . Abbandonare, dunque, non prendersi piu cura. E volendo invece comportarsi al contrario, con una filosofia di sostenibilità che è tanto di moda oggi, fortunatamente, ma va anche messa in pratica, con radici profonde.. quindi il festival “ Alle Ortiche ” significherà rigenerazione , ambiente , appunto sostenibilità e cultura .Il 21 e 22 settembre , l'evento, a ingresso gratuito, aprirà lo spazio delle Serre di San Nicola , con laboratori, musica, teatro e cinema all’aperto per parlare di ambiente, riciclo , sostenibilità , economia circolare , energie rinnovabili e cambiamento climatico .Le Serre, recuperate dall’associazione di San Nicola, saranno animate da laboratori per bambini , numerose installazioni artistiche , un percorso per riconoscere le erbe selvatiche e spontanee, concerti tra gli ulivi, uno spettacolo teatrale tra gli orti, una proiezione cinematografica nel prato.
Quasi tre ettari di paradiso per il quartiere di Castelletto di Genova . L’associazione “Le Serre di San Nicola”, che per anni ha combattuto perché la valletta alle spalle dell’Albergo dei Poveri diventasse un’area verde, ha vinto a suo tempo un’importante battaglia contro la cementificazione. Quella che era contenuta nei primi progetti di riqualificazione e nello stesso Puc del Comune di Genova che prevedeva parcheggi e villette.
Invece è ritornata “area agricola” parte della Valletta Carbonara,( come la immaginava tre secoli fa Emanuele Brignole il fondatore nel 1500 dell’Albergo dei Poveri) per le passeggiate dei cittadini e degli ospiti dell’istituto. Qui gli abitanti hanno cominciato a restaurare le serre abbandonate e a riempirle di piante e di fiori di cui loro sono i curatori, hanno riportato a splendore le fasce diventate orto e giardino, hanno avviato un recupero della valletta grazie ad una convenzione con il Comune e l’Istituto Brignole di Genova, che prevede l’affido all’associazione del la terra perché diventi lavoro, prodotto per la tavola, passatempo e anche ambiente didattico.
E i volontari si sono rimboccati le maniche tirando fuori i sogni dal cassetto. Oggi i soci superano ampiamente il centinaio. Franco Montagnani, il presidente. Nei mesi negli anni sono cresciuti molto bene inanellando una iniziativa dietro l'altra aperta al pubblico, anche concerti in mezzo a questo contesto di indubbio fascino. .
Pensionati ma anche ragazzi, e pure due giovani botaniche in attività che nel tempo libero danno consigli. Questi i volontari infaticabili delle serre. Donne giovani e non piu giovani ma tutte molto vigorose, per un certo periodo anche migranti anche loro volontari...
Dunque una immensa area abbandonata nel centro della città, dove molto tempo fa c’era il vivaio comunale, ha ritrovato forma e colore. Le serre dai tetti di vetro sfondati dallo stesso verde cresciuto selvaggiamente, cominciano a sparire. Dentro la nursery delle succulente e delle cactacee, il lavoro delle talee, fuori le varie salvie, l’agrumeto, il roseto,il giardino roccioso. Un giovane socio volontario ha deciso di occuparsi di orchidee che erano davvero un fiore all'occhiello del vivaio comunale, e lavora in una serra che sta diventando attrazione.
Le fasce sono ora quasi tutte coltivate a ortaggi e frutta... I prodotti edibili vengono cucinati e serviti in incontri conviviali dei numerosi soci, che cosi si autofinanziano. Il verde fa bene a chi lo coltiva, rigenera lo spirito, è operazione fisica ma anche interiore. E in questo caso il verde recuperato fa bene al quartiere che si affacciava su quel cratere abbandonato, che alimentava disapprovazioni e polemiche.

Ora nella valletta, grazie anche alla disponibilità e agli accordi con Comune e Istituto Brignole, si fa attività a tutto spiano: si organizzano visite guidate per le scuole ma non solo. Si ospitano concerti ma si è anche organizzato uno spazio per esercitare il tiro all'arco. Si tengono corsi di compostaggio e pittura. E si vendono le piante in alcune occasioni di apertura. Chi vuole unirsi e offrire il proprio lavoro lo faccia. Dice il saggio “il giardino non è solo luogo di pace e serenità. E’ anche un posto dove impari dagli errori. Sono quelli che ti insegnano la pazienza, la costanza, la precisione e la cura necessaria in quello che fai.
Ora i soci delle serre puntano ad aprire alla cittadinanza questa sorta di parco ritrovato, una volta superati i problemi di sicurezza, tra gli altri. E intanto lavorano in rete con l’altra associazione vicina “ Gli Amici dell’Orto Botanico” da anni sul campo per far conoscere quest’altra bellezza naturale che appartiene all'Università e il Castello D’Albertis. Nonchè lo stesso Istituto Brignole. Piccolo miracolo è questa simbiosi, che non sempre avviene fra associazioni che lavorano sullo stesso versante. Miracolo della natura si direbbe.
Associazione Le Serre di San Nicola, salita san Nicolò 9 rosso, Genova. Email: leserre.sannicola@gmail.com. E’ su facebook
mail:
alleortichefestival@gmail.com
pagina facebook:
https://www.facebook.com/alleortichefestival/
profilo instagram:
https://instagram.com/alleortichefestival/
Per sostenere i progetto si puo fare una donazione libera che sara utilizzata per acquistare zappe rastrelli cesoie inaffiatoi