OLIMPIONICI, MA ANCORA INVISIBILI

testo di Donata Bonometti
Nelle ore in cui Francesco Bocciardo, campione ligure, ci regala due medaglie d'oro nei 200 stile libero, nella Paralimpiade in corso a Tokyo, ripubblico un post di tempo fa in cui lo intervistavo, dopo un altra medaglia, dopo un altro podio. In queste medaglie, usa dire Francesco," ci sono sogni, desideri, speranze ma anche lacrime, difficoltà fatica"
Quando l'ho intervistato gli atleti paralimpici erano da poco tornati dal Messico con un medagliere per il mondiale di nuoto di tutto rispetto: venti ori, dieci argenti e otto bronzi. Italia terza su 56 nazioni dopo le corazzate Cina e Usa.. Quanti di voi che mi leggete conoscono i campioni paralimpici, le loro imprese, la bandiera tricolore sul podio, il fatto che per la prima volta l'Italia, a Città del Messico, abbia a suo tempo guadagnato un argento per la staffetta? .Diciamo grazie a Alex Zanardi e a Bebe Vio se le persone disabili, che partecipano ai giochi paralimpici, sono entrati in qualche modo nelle nostre case, ci hanno commosso con il loro coraggio, con quel modo scapigliato di rapportarsi con l'handicap. Ma gli altri? C'è un esercito di campioni o che si preparano ad esserlo, alcuni li abbiamo in casa come i più noti Vittorio Podestà e Francesco Bocciardo. Ma le notizie su di loro, sui loro exploit , appartengono comunque ad una nicchia dell'informazione.
Ci incontriamo con Francesco Bocciardo, 24 anni,(ma oggi ne ha 28 ndr) genovese, affetto da tetraplegia, campione paralimpico mondiale e europeo in carica, medaglia d'oro nei 400 sl a Rio e argento a Città del Messico "perchè forse col mio allenatore ho sbagliato strategia di gara, però la delusione l'ho superata il giorno stesso vincendo un'altra medaglia.." E c'è da crederci se viene chiamato lo squalo in vasca. Qualcuno ha scritto di lui "soffre di spasticità ma lui va oltre il dolore ed è questo che fa la differenza".
Laureato in scienze politiche Francesco sta seguendo un corso per diventare consulente del lavoro.
Bocciardo è membro della giunta del Cip ligure, Centro Italiano Paralimpico, lavora a testa bassa per migliorare la comunicazione ("perchè- dice- abbiamo ancora paura di uscire da questo ghetto della disabilità"), per la valorizzazione degli impianti sportivi che "se diventano fruibili da tutti scatta l' aumento degli iscritti, insomma si instaura un circolo virtuoso". Mira a intensificare la collaborazione con gli operatori della Asl perchè ci tiene a ricordare che fu anche la sua fisioterapista che si battè perchè diventasse un atleta; e ribadisce la necessità di tecnici formati, allenatori che sappiano che materiale umano devono plasmare, "ragazzi che soffrono di sfiducia e di sottostima e che non vanno danneggiati con esercizi e prestazioni dai risultati opposti".
Però, insiste, Francesco, rivolgendosi alle migliaia di giovani disabili "non bisogna aver paura di esporsi, anche sbagliando, bisogna pensare alla grande perchè il momento per i paralimpici è positivo, bisogna avere il coraggio di cavalcare l'onda con qualche idea rivoluzionaria. Insomma siccome lo sport abbatte barriere ,fisiche e non, bisogna incentivarlo, non solo a livello agonistico perchè libera da una prigionia".
Grazie anche al presidente del Cip ligure Gaetano Cuozzo, per anni direttore regionale dell'Istruzione, e quindi con un bagaglio culturale di un certo tipo, la Liguria è diventata regione pilota nello sport per tutti nelle scuole. Nella facilitazione dell’attività sportiva. "Si è creato un osservatorio che ha il compito di sorvegliare attraverso un questionario la condizione nelle scuole della accessibilità alle ore di educazione fisica, delle barriere architettoniche,vigilando anche su questo malcostume dell’esonero dalla ginnastica dei bambini disabili. Che è una forte lesione al diritto dello studio". E aggiunge"Stiamo attraversando un periodo difficile in cui potrebbe verificarsi l'eventualità di un ritorno alle classi differenziate e alle scuole speciali e ciò va combattuto con forza. Mi rivolgo ai genitori e,agli educatori, di bambini fragili. State attenti, vigilate. E protestate se è il caso, fermamente".
Il Centro Paralimpico Ligure ha sede in Viale Padre Santo 1 a Genova. E-mail: liguria@comitatoparalimpico.it. tel/fax 010 542558. Orari di apertura: dal lunedì al venerdì: dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 13.30 alle 16.40