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BEATLESMANIA: MUSICA PER LA PACE


testo di Rolando Giambelli

Da cinquantanni mi dedico alla musica e continuo a farlo con la passione e quasi la devozione del diciottenne che ero. Vado nelle scuole a parlare di musica perchè penso che sia un implicito messaggio di pace e anche i ragazzi nati trentanni dopo i Beatles sembrano sempre molto attratti da parole e note contro la guerra, contro le disparità. Scoprii per la prima volta i Beatles , ascoltando Please please me da un juke box in un bar, una fredda sera del novembre 1963. Qualcosa in quella canzone deve avermi profondamente colpito perché da quel giorno mi ci appassionai. Essere un fan dei Beatles, anche oggi, alla mia età, è fantastico perché si può condividere una comune passione con milioni di altri fans in tutto il mondo. Il fenomeno artistico musicale, culturale e di costume scaturito dai Beatles è stato infatti ed è tuttora di così vaste proporzioni da essere considerato una delle piu importanti rivoluzioni giovanili.

Esercitando quest hobby musicale ho cominciato anche a conoscere persone eccezionali coinvolte in qualche modo in questa storia favolosa, come Jimi Hendrix che nel 1967 suono' Sgt Peppers in un teatro di Londra davanti a i Beatles, solo tre giorni dopo l'uscita del disco. Un'altra volta incontrai il grande Miles Davis che faceva shopping e parlando dei Beatles raccontò che un giorno aveva giocato a pallacanestro con John Lennon. Fotografai quindi Miles Davis durante un concerto, così come feci anche per Ray Charles a Brescial. Potrei raccontare aneddoti per ore e ore.....

Quindi un bel giorno di vent'anni fa decisi di fondare una associazione per riunire, come in una grande famiglia, quanti più collezionisti, musicisti e fan italiani dei Fab Four fosse possibile. Il 5 ottobre 1992, punto di partenza di Beatlesiani d’Italia Associati, è una data non casuale che scelsi per la sua fondazione, proprio perché corrispondeva anche al 30° anniversario di Love me do, la prima canzone dei Beatles. Nel 2001 aprimmo a Brescia il Beatles Museum che, successivamente, nel 2009 fu riallestito presso il Museo della Mille Miglia dedicandolo a George Harrison, appassionato di automobilismo. In quell'occasione vennero addirittura i Quarrymen, la storica band originale inglese fondata da John Lennon che, dopo aver suonato al Beatles Day, donarono al Museo un disco molto interessante da esporre fra le tante memorabilia beatlesiane: ovvero reperti storici come dischi rari, foto, libri, manifesti, ecc. . Anche Mina ha regalato al museo i suoi dischi in cui canta i Beatles.

. Abbiamo i cartamodelli originali dei vestiti di scena dei Beatles donati al museo dal figlio del loro sarto londinese Gordon Millings. E lì abbiamo messo in mostra anche la Aston Martin DB6 di Paul McCartney, prestataci della casa automobilistica britannica. Su quella vettura Paul ha composto la canzone Hey Jude!

Pur amando tutta la bella musica, anche quella classica, e lirica, avendo una mamma soprano ed un nonno tenore, devo dire che le canzoni dei Beatles hanno esercitato nella mia fantasia un potere speciale. Ieri come oggi. Non dimenticherò mai le feste in casa con gli amici "teen-ager" nei primi anni '60, mentre il giradischi incorporato nella vecchia radio di famiglia Telefunken suonava i Beatles, ma nemmeno quella volta che per acquistare Paperback Writer andai, facendo l’autostop con un amico, in Svizzera fino a St.Moritz, perché allora, in Italia, i dischi dei Beatles arrivavano con mesi di ritardo e le loro canzoni si ascoltavano in anteprima solo su Radio Luxembourg. La Rai, a quell’epoca trasmetteva raramente i Beatles; a parte Bandiera Gialla, il mitico programma radiofonico e poche riviste come Ciao 2001, Big e Giovani che ne parlavano. Al Vigorelli di Milano a sentire il primo concerto italiano dei Beatles nel 1965, io c’ero!. Arrivai, sempre in autostop, con un amico ed il ricordo di quel caldo pomeriggio del 24 giugno mi accompagna ancora oggi.

Guardando i loro film e ascoltando i Beatles ho anche imparato a suonare la chitarra, l’armonica ed altri strumenti, trasmettendo un po’ della mia passione anche a mio figlio. Ci capita da quasi vent'anni di suonare addirittura al Cavern di Liverpool da dove i Beatles, all’inizio degli anni ’60, sono partiti alla conquista del mondo! Andare a Liverpool e suonare mentre l'ex sindaco Eddie Clein con cui abbiamo inaugurato nel 2000 una piazza dedicata a John Lennon a Palermo, ci sta ascoltando, bevendo una birra, o suonare al Hotel Adelphi, quartier generale della Beatle Week e magari cantare Love Me Do insieme a Donovan, grande musicista che ispirò anche i Beatles, e' sempre stata una sensazione vivida; come quella di aver conversato con Ringo Starr e Paul McCartney, per i quali nel corso degli anni abbiamo anche supportato,come associazione, tutte le tournèe italiane.

La prima volta che andai a Londra fu nel 1967: arrivai a Piccadilly Cyrcus di notte e la mattina seguente ero già davanti agli studi di Abbey Road per tentare di vedere i Beatles, dopo tre memorabili giorni di viaggio con un amico, in sella ad una Lambretta 125!!! . Rolando Giambelli,fotografo, lo trovate su internet o nel suo negozio di fotografia a Brescia in via Camillo Biseo 18. La fotografia che lo ritrae e che abbiamo preso in prestito dalla sua pagina facebook risale alla metà di novembre quando nel museo si è tenuto il Memorabilia, primo incontro dei collezionisti dei Beatles. Un successone.

.Abbiamo pubblicato questo post non casualmente in questi giorni perchè l'8 dicembre di 37 anni fa veniva ucciso John Lennon. Una sorta di omaggio a un grandissimo..

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