SFOGLIANDO I REGISTRI DI CLASSE
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Testo di Donata Bonometti
Registri scolastici, di classe e dei professori, ma anche la contabilità, gli inventari,le circolari, i verbali delle riunioni, gli elaborati degli studenti e le prove d’esame, dentro stanze di cui spesso si è persa la chiave, diventano bene culturale. Vietato dunque buttare alcunché di questo che non è più semplice materiale cartaceo d’annata (l’arco di tempo va dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri) ma patrimonio archivistico. Ecco a noi spaccati di una vita lontana : un popolo di bambini davanti alla lavagna, anche sotto le bombe o durante gli anni Sessanta mentre fuori il boom trasformava un Paese, ma anche l’identità delle scuole; perchè i piani di dimensionamento degli enti locali accorpando, in questi ultimi anni, vari istituti della Liguria ne hanno cancellato in alcuni casi persino i nomi. La Sovrintendenza archivistica della Liguria è riuscita a suo tempo a concludere la catalogazione di questo tipo di materiale, perlustrando cantine, armadi, scatoloni di svariate decine di istituti scolastici della Liguria. Dove si è trovato di tutto: da materiale intatto, la cui consultazione racconta nei dettagli la vita scolastica ma anche famigliare e cittadina, alla semplice rilevazione della metratura degli scaffali.... Dicono gli esperti dell’archivistica che. «attraverso questo materiale si scopre quanto è cambiata la valutazione, le materie, la vita quotidiana, persino il sistema metrico decimale, il mondo attraverso le carte geografiche”. .
Che c’entra il volontariato e la buona azione, direte voi, in questa iniziativa che fa parte del lavoro di una istituzione pubblica?
Perché a precedere la catalogazione ufficiale, con un lavoro personale, di passione, spendendoci del gran tempo e non solo quello, è stato un maestro genovese, Piero Fossati. Che per anni ha scartabellato tutto quello che trovava nelle soffitte delle scuole da Montebruno a Arenzano o da Genova Castelletto, Certosa, Terralba . Le scuole dove è passato e ha lavorato anche tal Cesare Bottazzi, noto maestro del regime, ricavandone materiale storico assai prezioso e inedito, arrivando poi alla stesura di trattati e libri sul tema.
Grazie al lavoro di ricerca e di passione di Fossati, (che il Secolo XIX ha valorizzato fin da subito dando per anni titoli a questo lavoro importante del "maestro archivista volontario") si compie un viaggio nel tempo della scuola dei nostri progenitori e di un vero trattato di sociologia e di storia alla fine si configura questa passione. Che è confluita, si è detto, anche in alcuni libri pubblicati recentemente da Fossati e da sua moglie.
Ecco alcuni brani interessanti ed eloquenti“Io faccio scuola e vacanza quando mi pare e nessuno mi può muovere la minima osservazione purché alla fine dell’anno abbia fatto 180 giorni di scuola” scambio di lettere pesanti tra un insegnante (riottoso) di Montebruno e l’autorità costituita nel febbraio del 1927. Più avanti.”Non sono ancora riuscito a far indossare a Prato il grembiule…ma non insisto se penso che nel pomeriggio lavora per aiutare la famiglia...i compagni lo trattano con un vago rispetto perché oramai è avanguardista” si annota sul registro. Sempre negli anni Venti un tema su “Che cosa vorrai fare da grande” dà questo risultato “Io da adulto voglio diventare un buon operaio meccanico,come mio babbo che da 25anni lavora all’Ansaldo, non ha mai avuto un minimo rapporto dai suoi superiori....mi alzerò presto per andare con gli altri al mio lavoro, non andrò al cine nè all’osterie....”.
Nei registri di classe annotazioni sui rapporti non facili con i genitori “Le famiglie in generale non si curano affatto della scuola, specie trattandosi di bambine, mi spiace dirlo ma è pur vero...”E ancora. “E’ difficile far capire a questa gente perché Mazzini o Giotto sono più importanti di Binda o Bartali”. Siamo nel 1937. Il10 dicembre1928,sui registri della scuola Mazzini di Castelletto compare la riflessione della maestra: «Bellissima la cinematografia sulla Battaglia del Grano!Tutte le volte che l’onorevole Mussolini appariva sullo schermo veniva applaudito con entusiasmo dai nostri bimbi». E la scansione delle materie?Religione, canto, disegno, bella scrittura, recitazione, lingua italiana,geografia,storia .aritmetica e geometria,igiene e scienze naturali, cultura.
La foto è trattata dal sito novecento.org dove si tratta anche di didattica