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Diritti dei migranti e dei bambini in musica

"Quando la Cooperativa Finis Terrae mi ha proposto di preparare qualcosa da presentare al Castello Malaspina di Varzi, in occasione della Giornata Internazionale dei Migranti, che cade il 18 dicembre, noi non eravamo ancora pronti a esibirci in una rappresentazione teatrale sulla storia delle migrazioni. Del resto stiamo lavorando insieme solo da tre mesi, tra i miei studenti stranieri ci sono alcuni che stanno imparando ora a rispondere a semplici domande anagrafiche, alcuni magari non sono mai andati a scuola ma parlano 6 lingue, altri sono laureati, altri ancora sono analfabeti anche nella loro lingua madre e non sanno scrivere il proprio cognome correttamente..."cosi racconta Charo Segrè operatrice della cooperativa sociale Finis Terrae, e arteterapeuta.... E aggiunge" Anche dal punto di vista musicale, non ci sentivamo proprio pronti per un concerto: molti miei studenti hanno una bellissima voce, ma la loro musicalità è diversa dalla nostra e per alcuni è difficile trovare le note che per noi sono famigliari. Non era neanche detto che loro avessero voglia di esibirsi in un territorio per niente allenato alla multiculturalità, rievocando storie di migrazioni che, a guardarle bene, sono sempre dolorose, anche quando sono state scelte con consapevolezza e finiscono bene".

Insomma, alla proposta di cantare davanti a un pubblico Charo ha visto vacillare anche i più intrepidi, per questo ha capito che si doveva proporre più che altro una cantata collettiva e ha contattato Eraldo Pedemonte, appassionato conoscitore dei canti tradizionali dell'Oltrepò Pavese Montano e fondatore di vari cori, tra cui il Coro Comolpa in Osteria, che, sarà presente il 17 al Castello con alcuni pezzi che parlano della partenza per l'America. Dunque canzoni di migranti di ieri e di oggi, dunque "siamo tutti sulla stessa barca". Conclude Charo: "Il 17 dicembre, quindi, la storia delle migrazioni nel mondo verrà presentata attraverso le parole che sono state tramandate di generazione in generazione, da quello che era insomma lo youtube del tempo che fu, il canto popolare, intervallate, presentate e spiegate attraverso una sfida a quiz che ripercorrerà l'emigrazione italiana, le migrazioni dei primi ominidi e le immigrazioni odierne.".

Spostiamoci da Varzi che è in provincia di Pavia, ma restiamo sempre in Lombardia per parlare della giornata dedicata ai migranti che sarà celebrata il 18 sera a Varese : nel teatro Nuovo andrà in scena il Villaggio SOS dei Bambini Morosolo. Il tema della serata sarà "Fuori e dentro", il primo di una serie di eventi rivolto agli abitanti della comunità di Varese per invitarli a riflettere sul tema dell'inclusione.. Anche in questo evento è la musica il tramite, l'interpretazione di una esperienza. I ragazzi del Villaggio si esibiranno in un brano rap da loro scritto, e dopo la proiezione di un film, ci sarà tempo e modo di parlare di quel che si è costruito nel Villaggio e di farlo sapere a chi ancora non lo sa.

I Villaggi S0S dei Bambini sono sette in Italia e quello di Morosolo è fra questi. Ospitano bambini italiani o stranieri minori non accompagnati. Tra chi arriva via mare in Italia, per cercare un futuro possibile, ci sono infatti sempre più minori soli e sono sempre più bambini e più vulnerabili. Tra gennaio 2011 e dicembre 2016 sono sbarcati in Italia 62.672 minori senza adulti di riferimento, provenienti principalmente da Eritrea, Egitto, Gambia, Somalia, Nigeria e Siria.

Il numero di pre-adolescenti cresciuto 6 volte tra il 2011 (4.209) e il 2016 (25.846)[1], e, mentre la loro percentuale sul totale degli arrivi era il 6% nel 2011, l’anno scorso ben 1 migrante su 6 sbarcato sulle nostre coste era un minore solo.

Dunque il Villaggio di cui parliamo è una forma di accoglienza molto importante. Apre le sue porte a bambini senza genitori o tolti dai giudici dei Tribunali dei Minori alla famiglia per gravi incapacità nel rispondere ai loro bisogni o perché hanno subito maltrattamenti e abusi.. Dicono i portavoce:"Per questi minorenni, SOS Villaggi dei Bambini si impegna ogni giorno a difendere il primo, fondamentale, diritto di ogni bambino e bambina: ricevere l’abbraccio di una famiglia e l’amore di una casa. Nei Villaggi infatti, i bambini vivono in un ambiente familiare seguiti da educatori residenziali che garantiscono una continuità affettiva, affiancati da psicologi e terapeuti e da volontari".

Nella foto si intravvede Charo Segrè con alcune ospiti della cooperativa sociale Finis Terrae in un momento creativo nell'autunno scorso.

La cooperativa Finis Terrae è a Pavia e risponde al numero 3311049574

Il Villaggio Sos Morosolo è in via Gerolamo Emiliani 3 a Casciago in provincia di Varese

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