NEL FORTE UNA CASA PER BAMBINI

testo di Donata Bonometti
Quando sono arrivati lassù, un manipolo di volontari, si sono trovati su un altro pianeta, appena sopra la città. Ruderi ovunque. Alberi che avevano messo radici dentro i ruderi, roveti rigogliosi e robustissimi e poi discariche. Di materiale inquinante soprattutto. Scaricato per anni da quei cittadini-barbari a dir poco, che, per non pagare lo smaltimento, svuotano notte tempo nei boschi, e in questo caso in un forte, terra di nessuno da sempre. Come sono riusciti, i volontari, a ottenere uno spazio come quello dal Demanio e diventarne i gestori? Hanno dimostrato di avere per le mani un progetto vero, per la cui realizzazione si stavano tutti applicando, ognuno per la sua parte, con visibile impegno. Una istituzione pubblica ha dimostrato di lasciare da parte le estenuanti lungaggini della burocrazia, se ne fosse valsa la pena. E ne è valsa.
Il Demanio, dopo qualche mese di verifica, ha dato in concessione alla associazione La Piuma per un tot di anni il Forte Tenaglie sopra Sampierdarena. Ed è la prima volta che avviene un accordo in questi termini.
E dopo otto anni di lavori - con una squadra di volontari, dalla manovalanza agli esperti in ristrutturazioni,tecnici, artigiani e che ha lavorato in qualsivoglia condizioni, ostilità climatiche comprese - ecco il gioiello. Una casa -famiglia dove è ospitata una decina di bambini che il Tribunale dei Minori ha temporaneamente tolto alle famiglie di origine e consegnato ad una famiglia affidataria. Che sta con loro sul Forte, dentro l'ex Casa del Telegrafo.
Dentro stanze colorate con piccole scrivanie lettini giochi; fuori una sorta di fattoria didattica, animali, prati e alberi in fiore, uno spazio per i genovesi che salendo fin lassù possano godere di un' area verde con vista mare che è di tutti.
I volontari lavorano per completare il recupero e fari sì che la fruibilità da parte dei cittadini non sia solo occasionale. Che vuol dire? Per ora Forte Tenaglie è una meta che piace molto ai genovesi scandita però da un calendario deciso dall'associazione; quando il recupero sarà piu esteso, ecco che potrà diventare un appuntamento con il verde, con il panorama, la pace quasi bucolica, quando si vuole. Insomma Forte Tenaglie è l'esempio piu eclatante che chi crede fortemente in quello che vuole, ce la fa. Altri Forti del circuito delle mura cittadine sono stati ristrutturati con i soldi pubblici (i nostri....) e poi rimasti come contenitori vuoti (di idee...) ad aspettare i vandali che puntualmente sono arrivati. Peccato davvero. Si tratta di un sistema di difesa unico in Europa risalente al 1600 e composto di sei forti, oltre alle mura, che sovrastano la città. Che farne? il Comune di Genova si scervella inutilmente da anni sul tema. Almeno Forte Tenaglie è uscito cosi egregiamente dall'inutilità.
Dice Emilio Parodi presidente dell'associazione La Piuma "Sul tema dei forti siamo stanchi di decenni di parole, articoli, annunci, sopralluoghi, funivie, teleferiche, cremagliere, emiri con supermega finanziamenti, soldi buttati al vento. Vogliamo parlare del disastro del Begato, ristrutturato a suon di milioni e poi lasciato ai devastatori di turno senza alcun controllo? Per quanto riguarda il Forte Tenaglie, il progetto "Forti/e insieme!!!" de La Piuma onlus lo ha riportato alla luce in tempi brevi dopo cinquant’anni di chiusura. . Già da qualche anno vi si realizzano visite guidate per la città, giornate conviviali per le famiglie, incontri e raduni di associazioni, attività educative, appuntamenti artistici. Già da qualche anno vi dimora la Casa Famiglia, accreditata presso lo stesso Comune. Vi lavorano in un’atmosfera famigliare soggetti fragili da vari ambiti del sociale, oltre a tantissimi volontari da tutta la città. Grazie alla nuova gestione, il Forte è entrato con naturalezza in tutte le manifestazioni cittadine legate al rilancio del Parco delle Mura, e ancora lo farà quando possibile".
Emilio Parodi vuol dire in sostanza che nell'operazione di recupero sono stati coinvolti stranieri rifugiati ma anche persone che hanno un debito con la giustizia. E questo è davvero un grande valore aggiunto della premiata impresa La Piuma. A proposito sapete perchè si chiama cosi? Facciamo un piccolo passo indietro nel tempo, nel 2004 quando alcuni giovani di un gruppo di preghiera organizzano una serie di incontri sul tema “Valore Cristiano dell’Ospitalità” ispirandosi al versetto della Bibbia “Non dimenticate l’ospitalità: alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo” (Eb. 13,2-3) e per non lasciare che le parole rimangano tali, per quanto belle, hanno deciso di vestire con quelle parole, con la lievità delle piume degli angeli, il quotidiano. Così nel 2006 è nata l'associazione.
"Non stropicciatemi i sogni" scrive sui social Matteo, uno dei soci che sono oramai una settantina"I sogni di continuare a stare con persone così lontane tra di loro, che si incontrano dopo strade di paura e dolore inimmaginabile e lavorano, e si conoscono, e giocano, e sorridono insieme, una realtà, al Forte Tenaglie!".
.Conclude Parodi affiancato da Giacomo D'Alessandro "Non si ferma la progettualità, le raccolte fondi, il contributo di professionisti per raccontarne il valore e portarne avanti il recupero, zona per zona, progetto per progetto. Sul sito info@lapiumaonlus.it troverete gli estremi per ogni sostegno economico e per il 5 per mille che ci sarà super gradito. Non avendo spese amministrative e men che meno di segreterie tutto quello che riceviamo va in materie prime per il Forte".
I prossimi appuntamenti per i genovesi che possono salire fino al Forte nelle settimane a venire sono numerosi. Ve ne segnaliamo alcuni. Il 21 aprile in collaborazione con Arpal, incontro e sopralluogo nei dintorni del Forte sulle specie animali e vegetali aliene...... il 12 maggio in collaborazione con ARI (Associazione radioamatori italiani), la Casa del Telegrafo riprenderà a trasmettere. I Radioamatori illustreranno la loro attività, l'importanza della loro presenza sul territorio nazionale,con le loro apparecchiature contatteranno il mondo e faranno conoscere ai visitatori il telegrafo.
Indirizzo associazione: .info@lapiumaonlus.it.
C'è anche una pagina facebook da cui abbiamo tratto la fotografia di questa speciale conversazione.