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IN PASSERELLA SFILA LA SALUTE RITROVATA


testo di Donata Bonometti

Alftina è tornata in Ucraina dopo due anni trascorsi a Genova insieme alla mamma Katharina. E insieme alla leucemia. Due anni, fuori e dentro dagli ambulatori dell''istituto Gaslini, trovando sempre le braccia di una piccola casa dove rintracciare, nel buio della malattia, uno sprazzo di normalità: tra libri, giochi, il profumo della pasta al pesto, le trapunte colorate nel lettone insieme alla mamma. Con cui fare due passi lungo il mare, oppure al supermercato sfruttando ogni forza che lascia la malattia. E le conseguenze del trapianto di midollo.

Ma Alftina, con una diagnosi di remissione della malattia, ora è tornata a casa, con la mamma. La famiglia, due anni fa sotto choc e traumaticamente separata, si è ricomposta. In Ucraina erano rimasti papà e una sorellina.

Oltre alla cura ospedaliera, un'altra cura ha permesso a mamma e figlia di non sentirsi due disperate

solitudini, due animule vaganti in una città sconosciuta. E sono stati i volontari dell'associazione Abeo. Associazione Bambino Emopatico e Oncologico. Associazione fondata da genitori nel 1982 e ancora oggi composta in gran parte da coloro che sono passati attraverso l'esperienza della malattia dei figli. Alcuni di loro, soprattutto se i bambini non ce l'hanno fatta, non ce la fanno neanche loro a riaffacciarsi, attraverso altri, su quello che è stato un precipizio. Ma si spendono lo stesso per l'associazione.

Perchè gli 80 volontari di'Abeo fanno di tutto: si occupano della promozione, seguono quindici mini-appartamenti che l'Abeo mette a disposizione delle famiglie (non genovesi e meno abbienti) che essi accolgono all'arrivo, anche andando a prenderle in aeroporto; accompagnano tutti i giorni i bambini e i genitori al Gaslini per gli appuntamenti con le cure, ma anche le mamme a fare compere, il pomeriggio si studia e la sera si gioca o si fa karaoke; se i medici lo consentono si va in gita tutti insieme il fine settimana. Dei parenti stretti insomma, che non ti mollano mai. L'Abeo si fa carico della presenza, nelle case, di educatori, musicoterapeuti, psicologi, che Dio solo sa quanto sono indispensabili. Ma sostiene anche le spese per il ritorno a casa, e a volte pure quelle funerarie, se dolorosamente si deve. Un sostegno morale e materiale di grande livello. Una vicinanza che nutre una immensa famiglia, dove abitano i volontari e i componenti delle famiglie che entrano ed escono dal circuito solidale genovese. Con cui in realtà i contatti non si perdono mai. Anche se le distanze sono notevoli. Come quella che percorrerà Alftina e la sua mamma. Sul sito si leggono testimonianze struggenti "Miriam ogni giorno vi aspettava" scrive una mamma arrivata al Gaslini con una bimba affetta da una grave neoplasia. E tornata a casa senza piu quella cattiva compagnia. Ma con nuove incrollabili amicizie.

Come auto-finanziarsi? c'è una generosità che si esprime nelle donazioni, ma c'è anche un impegno dell'associazione nella promozione. Si inventano eventi, occasioni di generosità (leggete sul sito "adotta un appartamento") e l'ultimo appuntamento della vendita delle uova pasquali ha riempito un po' la cassa. Se ne sono distribuite 25 mila.

Ora l'Abeo è stato inserito in un incontro mondano, ma di beneficenza. E' una sfilata che si terrà nel circolo del Tennis Club di Genova lunedi 16 aprile alle 18: la sede è in salita della Misericordia, e il ticket dell'ingresso, a partire da 10 euro, verrà devoluto all'associazione.

E c'è una buona pratica dentro questo evento. Ed è quella della stilista torinese Adele Rossini, dello schow room "Il Bazar di Adele". Esprime la sua creatività soprattutto negli abiti per le feste delle debuttanti. Ma Adele Rossini è nota anche per la sua attenzione al mondo del bisogno. Due volte all'anno organizza sfilate il cui ricavato viene devoluto interamente in beneficenza. Questa volta ha scelto Genova e l'Abeo. Sfileranno le sue giovanissime clienti con le mamme, illuminate da Circles Bijoux della genovese Carlotta Corradi. E in passerella saliranno anche i loro amici. La stilista, in queste serate informali e divertenti, cerca cosi di avvicinare gli adolescenti al mondo della beneficenza e delle "giuste cause".

Tra le voci di spesa dell’associazione compare il servizio di trasporto con pulmino (alla guida ovviamente i volontari) per i bambini che non possono utilizzare i mezzi pubblici per le condizioni di immunodepressione legate alle terapie. Ma si utilizza un mezzo che compie 10 anni e 180 mila chilometri. E' l'ora della pensione, non è piu affidabile. Ecco che il ricavato della sfilata andrà dritto dritto nel progetto AbeoBus, per l'acquisto di un nuovo mezzo di trasporto. Buon compagno anche di gite ed escursioni. Quando i medici dicono sì.

L'associazione Abeo ha sede in via Gaslini 5 a Genova. Telefono 010-3073659, il sito è www.abeoliguria.it e c'è una pagina facebook da cui è tratta la foto della festa di Natale 2017 con i bimbi e i volontari.

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