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E DOPO TANTO CAMMINO, PER FAVORE UNA CASA!


testo di Diana Esposito Venezia

".... e poi arrivano quelle persone che si incontrano quando la vita decide di farti un regalo...." (Charles Dickens). Ed quello che è accaduto alla protagonista della nostra storia "Nerina".

Giovane e simpatica pelosetta che proviene da un canile del Sud Italia.

Una famiglia ha scelto lei ed è così che la piccola è arrivata a Genova il 23 dicembre 2017, finalmente una casa, pappe e coccole e passeggiate. Tutto cambia colore quando il 2 gennaio Nerina viene smarrita! Panico, è arrivata da pochi giorni e non conosce la zona dove ha abitato dal suo arrivo.

Ed è in situazioni come questa che il volontariato dà il meglio di sè! Non esiste maglia di appartenenza, ma ci si muove tutti insieme.

Con un serrato tam tam si organizzano squadre di ricerca, appostamenti, volantinaggi.

Nerina viene avvistata più volte in zona Molassana, quartiere di Genova, e fa sosta nel giardino di una villetta dove vive un cane maschio che a quanto pare le piace molto. Forse reciprocamente si piacciono molto e si fidano l'uno dell'altra. Lui la accoglie senza difese del territorio. (Gli uomini imparino...)

I volontari, attrezzati con binocoli, monitorano a distanza le mosse e gli spostamenti di Nerina e contattano e coinvolgono i proprietari della villetta che si dimostrano disponibili a dare una mano, il loro compito è quello di piazzare una ciotola con un cibo molto appetitoso tutte le sere in un punto ben preciso del loro giardino.

In contemporanea viene montata una fototrappola. Nerina è a suo agio quando incontra il suo nuovo amico cane, l'amicizia la rincuora come succede a tutti del resto. Si allontana velocemente quando intravvede le persone di casa, degli umani non ha un bel ricordo evidentemente, quindi è impensabile avvicinarsi per acciuffarla.

I volontari allora decidono di trasportare una gabbia trappola all'interno del giardino che Nerina continua a frequentare, quando non ci sono persone in giro. L' esperienza insegna...Però di sera entra nel giardino e pulisce la ciotola, come al solito.

Ma non è tutto così semplice, questa storia è ricca di colpi di scena. Perchè purtroppo all'improvviso di Nerina si perdono le tracce, la ciotola non viene svuotata e in zona nessuno la vede piu. Per alcune settimane il luogo è sempre sotto sorveglianza,ma il tempo passa e il timore che possa esserle successo qualcosa comincia a diventare dolorosa certezza nelle aspettative dei volontari. Che comunque restano in campana.

Poi arriva una segnalazione di un avvistamento in un paese dell'entroterra genovese, Casella, il che vuol dire che se fosse lei, se fosse davvero Nerina, ha vagato per settimane per i monti con pioggia e freddo e con tutti i pericoli che questi luoghi possono riservare. Alcune volontarie si recano sul posto e da foto e filmati forniti da chi ha segnalato, la tensione sale alle stelle, perchè la riconoscono. E' lei!!! Ha percorso chilometri e chilometri e ha saputo cavarsela alla grande come il piu scafato dei vagabondi.

In tempi record viene rimontata la gabbia trappola e Nerina vi entra e lì finisce la sua faticosissima fuga. Il 4 febbraio è finalmente al sicuro. Fisicamente sta bene non ha ferite, ma è molto frastornata.Sospiri di sollievo e grande soddisfazione per i volontari e per tutti quelli che hanno dato una mano o seguito la vicenda della piccola globtrotter. Per darle il giusto tempo di ripresa, Nerina è stata affidata, in stallo, ad una famiglia meravigliosa e grazie anche al sostegno a titolo gratuito di una educatrice, ha riacquistato pian piano la serenità, ha fatto nuove conoscenze e nuove esperienze, viaggia tranquilla in macchina, ha giocato con la neve e in spiaggia e tanto altro. Anche il rapporto con l'uomo, inteso come maschio, è meno carico di antiche paure. Insomma, comincia a farsi avvicinare anche da loro.

Ora manca l'ultimo tassello di questa storia, dare a Nerina una casa per sempre.Come vorrei concludere il racconto di questa avventura? Pubblicando una foto con un solo commento < Ecco Nerina con la sua famiglia>.Nerina ha tre anni pesa 12 kg, è sterilizzata e chippata. Nonostante tutto le stress che già ha vissuto, è stata rassicurata in modo tale da renderla pronta a vivere in famiglia, anche se come ho detto ha ancora qualche leggera difficoltà con i maschi, ma in via di netto miglioramento. .Ci vorrebbe una nuova famiglia che le dedichi un po di tempo...e poi diventa una cozza. La attuale la puo tenere con sè ancora per qualche settimana e poi deve interrompere l'ospitalità. E Nerina che fine farà? speriamo in una adozione.

Evviva dunque i volontari che non mollano mai anche a costo di perdere ore di sonno e saltare qualche pasto come sarà successo alla squadra pro-Nerina. Abbiamo raccontato questa storia, firmata da uno dei numerosi volontari, che è rappresentativa di tante situazioni di abbandono. Che possono essere convertite in una storia di amore famigliare, dove tutti, quadrupedi e bipedi, traggono grandi vantaggi

.Per chi fosse interessato a conoscere Nerina ecco i numeri del cell di due volontarie Lorella 368 349 8911 e Manuela 331 447 8663

Le associazioni che si occupano di cani randagi, da ospitare e adottare sono numerose, noi ve ne segnaliamo alcune in Genova e dintorni. Associazione Unaonlus in attività presso il Canile Comunale di Monte Contessa. I volontari gestiscono anche una navetta per poter raggiungere il canile nel caso si fosse interessati ad una adozione. Telefonando al 3356505713, per info adozioni@unaonlusgenova.it

Ma anche l'Associazione Buoncanile che gestisce l'omonimo rifugio e l'Associazione Noi Randagi che si occupa del rifugio Sherwood. Oltre a numerose altre che troverete su internet.

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