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CROMOSOMA 21 ON THE ROAD


testo di Donata Bonometti

In viaggio in sella a una Harley Davidson insieme a un giovane uomo disabile. Con la sindrome di Down. Un viaggio per l'Italia partendo da Roma, transitando anche per Genova e Savona, che dura 28 giorni e ogni quattro- cinque giorni prevede una tappa in cui il pilota prende con sè un nuovo viaggiatore, con cui dividere una passione totale, la libertà della motocicletta, l'ebrezza della velocità, il gusto di un paesaggio straordinario che ti scorre a fianco. Gianpiero Papasodero abita in provincia di Verona e lì esercita la sua professione di designer. E, adiacente al suo stesso loft, c'è uno spazio creativo per persone disabili, che è sede anche della associazione di Papasodero che si chiama Diversa-Mente.

Questo viaggio con i ragazzi down non è una novità, nasce dal progetto Route 21 (numero che fa riferimento al cromosoma 21 indicatore della sindrome) e per Gianpiero è un appuntamento imprescindibile oramai da anni.

Dice con molta franchezza e con la semplicità dei sentimenti veri."Non ho ne parenti ne amici con problemi di disabilità. Non è sulla scia di una esperienza personale questa mia felice frequentazione. Solo che a un certo punto della mia vita ho capito il valore del tempo, un bene della vita che non puoi comprare. Sto meglio quando sto con loro, mi sento una persona migliore e ciò mi basta, ci scambiamo benessere reciproco forse piu quello che ricevo che quello che do. Insomma, sono i miei migliori compagni di viaggio".

Dunque anche questo anno si parte, il 2 giugno da Roma, si percorre l'Italia del Centro-Nord nella sua quasi interezza per ritornare a Civitanova Marche il 30 giugno, transitando per la prima volta per Amatrice. "Anche noi, nel nostro piccolo, dimostriamo vicinanza".

Nella sosta a Genova e a Savona saranno ospiti della concessionaria della Harley Davidson. Il nostro artista- centauro ha una filosofia educativa stringente e, a quel che risulta, efficace. La teorizza: "Queste persone giovani e con una disabilità magari non grave vivono tuttavia una vita subordinata spesso a persone, parenti e educatori, che ne scandiscono tempi e modi. Immaginiamo solo l'ippoterapia. Straordinaria attività, come negarlo? tuttavia spesso chi la pratica ha attorno a sè quasi una filiera di assistenti. Un cordone socio-sanitario, comunque un ambiente blindato, anche se all'aperto e in mezzo alla natura...."

E continua con l'irruenza dell'entusiamo: "Questo è un viaggio in cui le persone non sono al traino di chi è davanti a loro e guida.. E' un viaggio che intraprendono come chiunque farebbe, quindi devono badare a se stessi, essere responsabili del bagaglio, essere parte attivi in tutto, in una doppia interazione necessaria a tutti e due.Non ho voluto pensare ad una carovana, cioè quattro motociclisti con quattro viaggiatori disabili , perchè, le faccio un esempio spiccio, quando prendi un caffè o ti concedi una sosta che succede? che i piloti si mettono a parlare fra loro...non volevo che questo succedesse".

Papasodero ha oramai anni di esperienza e può parlare con cognizione di causa riguardo le reazioni dei suoi compagni di viaggio. Che sono indubitabilmente felici, assaporano una libertà che è terapeutica. E secondo il pilota anche la stessa percezione del pericolo può servire da stimolo, così come lo è il fatto che tutto è organizzato ma anche lasciato alla casualità, ragion per cui si realizza per loro una occasione in cui sono appunto fuori da ambienti controllati. Ed è infine un progetto che prevede che" i ragazzi non siano preparati perchè devono cogliere il piacere della scoperta, non sapendo mai quel che faremo domani" conclude la loro guida che ha tuttavia l'aplombe di un uomo che ti comunica un sacco di sicurezza. Certamente anche ai parenti dei suoi compagni di viaggio. Libertà che costruisce a sua volta autostima.

Insomma il centauro-artista-educatore ha dentro di sè una convinzione precisa : l'importanza del rapporto alla pari. Così i ragazzi down si comportano con lui in viaggio, così lavorano vicino a lui, nel loft in provincia di Verona, in uno spazio che è zona franca per loro, applicandosi soprattutto alla falegnameria e creando arredi, così hanno aderito ad un progetto dell'università di Padova dove si proponevano come aiutanti degli insegnanti in classi di scuole materne. Attorno Papasodero e i suoi ragazzi hanno sempre volontari e amici che li seguono sempre. Non in moto però.

L'associazione Diversa-mente ha sede in via Sanmicheli 9 a Oppeano in provincia di Verona.

Su facebook e sulle rete in generale trovate notizie sul progetto "Route 21 Chromosome on the road"

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