GLI SCACCHI PER FARE AMICIZIA IN PIAZZA

testo di Maria Cogorno
Gli scacchi fanno bene alla salute della mente e dell'umore? Sono occasione di incontro e di scambio? Esemplare la storia di Marostica cittadina veneta, che ha una scacchiera disegnata nella piazza principale dove, da sempre, nel secondo week-end di settembre degli anni pari, si fa rivivere la vicenda della figlia del Castellano di Marostica e dei due giovani Rinaldo d’Angarano e Vieri da Vallonara, che si contendono la mano della bella Lionora. E sono migliaia gli spettatori che si prenotano per quella magica partita che vede, come pedine, uomini e donne in abiti d'epoca.
A Genova, in tono minore e meno spettacolare, si pensa agli scacchi come un modo per far uscire la gente di casa e ritrovarsi nelle piazze. A giocare, ad imparare a giocare, anche col prossimo, non solo con le pedine. E' l'associazione sportiva dilettantisca Zona Pedonale, che punta all' aggregazione sociale, a organizzare una partita diffusa. Per il centro storico soprattutto..
Il Circolo si presenterà alla città con un torneo semi lampo domenica 27 maggio 2018 alle 15 che sarà ospitato a Palazzo De Franchi in piazza della Posta Vecchia, al secondo piano, aperto ad adulti e bambini e con premi per i primi classificati.
Ma si va oltre la domenica. Zona Pedonale vuole creare creare una rete di luoghi, piazze, punti di ritrovo in centro storico dove sia possibile promuovere la diffusione degli scacchi attraverso la didattica e la pratica, rivolgendosi sia ai giovani e giovanissimi che agli adulti.
Migliorare la qualità del tempo libero ha sicuramente ricadute positive nel quotidiano di un quartiere complesso come il centro storico. Il gioco degli scacchi è una grande risorsa in questo senso, perché favorisce la pacifica convivenza, l’incontro e l’interazione tra giocatori al di là di età, contesto sociale, lingua. E quindi il gioco continua fuori dal palazzo. Un primo riscontro favorevole a questa idea di circolo “itinerante” è venuta proprio da molti esercenti di locali pubblici del quartiere che non solo hanno partecipato come sponsor del torneo, ma aderiranno alla proposta di Zona Pedonale di disporre di una scacchiera nei propri spazi ad uso della clientela. Insomma chi ha voglia di fare una partita, puo trovare un invito al gioco nelle piazzette o nei carrugi se il tempo lo consente ma anche dentro i locali che si prestano. Qua si vedrà la nobilitate di accoglienza di Genova...la capacità e la voglia di aprire la porta. Confidiamo.
Torniamo alla domanda iniziale. Gli scacchi sono salutari? La risposta è sì. Ci sono fior di studi di pedagogisti e sociologi che lo sostengono. Fanno bene ai neuroni che vengono coinvolti in una ginnastica molto incisiva. Ma nei bambini fa bene allo sviluppo mentale, alla formazione del carattere, allo stimolo all'attenzione, all'immaginazione, alla creatività, allo sviluppo della logica.... L'elenco molto lungo dei benefici è compreso in un progetto che proprio il Comitato Regionale Liguria Scacchi ha elaborato un paio di anni fa per replicare in Liguria una esperienza nelle scuole piemontesi assai ben riuscita. Dove gli esperti che avevano seguito i bambini delle elementari chini sulla scacchiera nelle ore curriculari (quindi gli scacchi come materia didattica) si erano soprattutto soffermati sulle competenze espresse nelle operazioni di problem solving sollecitate dal gioco. Anche in alcune scuole liguri è in corso dunque questa lezione speciale e si è concluso da poco un torneo regionale junior con 45 iscritti.
La fotografia è tratta dal sito "La voce di New York" dove si scrive di una esperienza affine a ciò che si sta organizzando in centro storico. Ogni sabato pomeriggio al club World Friends Chess si dà appuntamento nella biblioteca di Hudson Park a 66 Leroy St., nel cuore del Village, per dedicare un paio d'ore agli scacchi, e i giocatori sono tutti bambini: molti vivono nel quartiere, altri appartengono a famiglie di rifugiati. Il club è seguito da volontari ed è organizzato da Light Buggiani, romano di nascita. ma oramai adottato da NY ha sede la sua scuola di scacchi e matematica. Il 60% dei bambini del club è rappresentato da newyorkesi e il restante da rifugiati. Che provengono dal Centro America, in fuga da paesi come Nicaragua e El Salvador dove dilaga il dramma delle gang. Un secondo gruppo è originario del West Africa e Haiti,mentre un terzo viene dalla Siria.
Sul sito www.zonapedonale.com trovate tutti i dettagli dell'iniziativa genovese. Per info 3459799992