LA CURA PASSA DA UN VIDEOGIOCO

testo di Donata Bonometti
Ha incontrato il mondo dell'autismo quando era uno studente delle scuole superiori a Genova e aveva cominciato a collaborare, per passione pura, con la Scuola di Robotica. Folgorato, dice, da queste persone chiuse nel loro disturbo, ma spesso dotate di una intelligenza superiore. Che va provocata. E' stata quella esperienza a spingerlo a creare una startup con giochi interattivi che in qualche modo avessero effetti riabilitativi per gli autistici. Lorenzo Daidone, 20 anni, iscritto alla Facoltà di Informatica a Genova, è pronto per partire per la Silicon Valley che ogni anno accoglie un gruppo di giovani studenti-talenti da tutto il mondo rigorosamente selezionati. Lorenzo, il genovese geniale, sarà fra questi e incontrerà i top manager del mondo, ascolterà le esperienze degli italiani che si sono rivelati eccellenze. Ciò servirà immensamente alla sua crescita professionale, ma anche all'incontro con eventuali sponsor e potenziali sostenitori del suo progetto. Lorenzo punta in alto: il suo gruppo di lavoro attorno a questo progetto, battezzato Estro, deve diventare una società, con un futuro consolidato per lui, per i suoi collaboratori e quindi per i ragazzi dallo spettro autistico. Un gruppo che annovera fra gli altri design, psichiatri e esperti di comunicazione. Si autofinanziano per ora, ma si aspettano grandi cose dall'appuntamento di Silicon Valley e quindi a seguire dalla partecipazione a ottobre al Marker Faire a Roma. L'università di Genova, che ha fatto parte della selezione, non finanzia nulla nè l'iscrizione nè il viaggio, per cui Lorenzo ha avviato un crowfunding per il biglietto aereo. Partirà il 19 agosto per una settimana esaltante per lui, nel polo mondiale della tecnologia, insieme ad altri ragazzi italiani, africani, russi, vietnamiti...
Questa esperienza gli darà la possibilità, come si è detto,di approfondire le tematiche di creazione d’impresa tecnologica e le applicazioni digitali riabilitative, allargando il suo network di conoscenze ed aprendogli quindi nuove prospettive.
Torniamo ad Estro, la sua startup-gioiello. Si tratta di una tecnica riabilitativa che si affida a giochi e attività interattive "perchè a tutti-precisa Daidone- piace giocare col computer" per sviluppare attitudini nei soggetti autistici. Il nostro Lorenzo ha girato l'Italia per avvicinare terapisti e ragazzi autistici, scoprendo che Napoli è forse la città piu avanti in questo campo. Non lo è Genova. Snocciola anche qualche numero eloquente: in Italia un ragazzo su 100 soffre di autismo, 1 su 59 in America. In Italia, che puo offrire solo strutture sovraffollate e non sempre all'altezza, una persona autistica costa alla sanità 30 mila euro all'anno di cui seimila a carico dei famigliari. E ovviamente non si tratta di terapie tra le piu efficaci.
Cio che Estro offre ricalca schemi gia riconosciuti validi, i giochi interattivi. Ma con una innovazione significativa. Spiega Lorenzo:"Estro si basa su esperienze riabilitative che cerchiamo di trasferire in algoritmi di intelligenza artificiale, come se al posto di un medico ci fosse un cervellone. Giochi si, ma terapeutici. Estro è gia stato sperimentato con successo all'istituto Chiossone e in una scuola del Tigullio. Anche a Standford l'Università ha sviluppato una tecnologia per persone autistiche, si tratta di occhialetti da indossare, che sono evidentemente piu invasivi, e sono pure molto piu costosi. Estro te lo porti a casa, è una app, l'attacchi alla tivu...."
Mi racconta Manuela Arata , presidente di Genova Makers'Village..."Conosco Lorenzo Daidone a gennaio 2017. Mi contatta per chiedermi se può pubblicare l’annuncio del corso a pagamento per ragazzini in cui con un amico insegna a fare videogiochi. Ricordate l’incitamento di Obama “ragazzi non comprate i videogiochi, fateli…”? Incuriosita, lo invito al Genova Makers’ Village offrendogli per il futuro di organizzare questo tipo di eventi insieme. Mi piace questo ragazzo determinato che ancora mentre studia si impegna con approccio imprenditoriale su attività extrascolastiche. Lo invito a presentare quello che fa, infatti sta costruendo un gioco speciale che potrebbe trovare buon uso in terapie per ragazzi autistici (siamo ancora al primo abbozzo). Qualche tempo dopo leggo che Lorenzo ha concluso brillantemente gli studi meritandosi il primo 100 e lode dell’Istituto Tecnico Calvino.
Da quel momento lo seguo a debita distanza mettendolo in contatto con persone che gli possono offrire opportunità, e lui non delude mai. Nel 2018 ospitiamo il suo secondo corso per videogiochi al Village, dove conferma il suo approccio imprenditoriale chiamando a fare da coformatore un ragazzino brillante del corso dell’anno prima! Lo invitiamo al Palazzo della Fortezza in febbraio per la tesi di laurea di 3 designer (anche loro brillantemente laureate poco tempo dopo) con le quali oggi collabora per la sua startup Estro, entra nel gruppo di lavoro che sta lanciando un piano per la divulgazione e la formazione al digitale che punta alla “Urban digital transformation” senza la quale non c’è trasformazione digitale di imprese e servizi che tenga...... Ancora, lui è semplice e preciso nel proporre ad una platea di oltre 100 esperti le sue idee su cosa fare per l’alfabetizzazione e l’attrazione di persone di tutte le estrazioni e tutte le età verso le tecnologie digitali. Siamo all’ultima puntata: Lorenzo viene invitato a partecipare - unico ligure - al Silicon Valley Study Tour dal 19 al 25 agosto....Concreto come sempre, Lorenzo apre un crowdfunding per raccogliere risorse a copertura dei costi di viaggio in California. Ci vuole una spinta, diamogliela, la merita! Importante, importantissimo in questo Paese dove va di moda la mediocrità, offrire ai talenti opportunità per crescere ed affermarsi, abbiamo l’occasione concreta per sostenere un nostro giovane talento...."
La fotografia è tratta dalla pagina facebook di Lorenzo Daidone
https://www.indiegogo.com/projects/support-a-win-win-study-tour-in-silicon-valley-community#/