A LEZIONE DI KITSCH IN ACCADEMIA


testo di Donata Bonometti
Vogliamo andare a lezione di kitsch? Proviamo a capire, attraverso un appassionato racconto sul pacchiano, come diceva Gillo Dorfles " un concetto che pervade l'arte, gli oggetti e il nostro vivere quotidiano.."?Troveremo ad aiutarci ad approfondire un tema intrigante, due esperti in Accademia Ligustica di Belle Arti, il cui museo, ne ho gia parlato in questo blog, è di nuovo aperto e disponibile al pubblico da alcuni anni, dopo un lungo periodo in sonno, anche grazie ad una sessantina di volontari.Che oltre a consentire appunto l'apertura del Museo e della Biblioteca si occupano anche della catalogazione del materiale librario. Volontari debitamente formati.
Oltre ovviamente a questo ciclo di conferenze su arte architettura e storia tematiche, oramai un appuntamento amato e seguito dalla città. Questo museo, che racconta Genova attraverso le opere, dal Medioevo al Novecento, è istituzione centrale perchè in due ore di visita comprendi l'avvicendarsi della storia d'arte in questa città. Avvicini i suoi esponenti piu importanti e significativi, ti sorprendi davanti all'evoluzione, al cambiamento nei secoli.
Dunque mercoledì 23 ottobre alle ore 18.30 continuano gli eventi al Museo dell'Accademia Ligustica con Il Kitsch, un ciclo in due appuntamenti, dedicato al cattivo gusto.Il primo appuntamento, mirato all'architettura e al cinema, vedrà l'intervento di due relatori quale Antonio Lavarello,architetto e ricercatore, e Giulia Iannello, esperta di cinema e media. Sarà il primo intervento su quello che Milan Kundera sosteneva che "prima di essere dimenticati, verremo trasformati in Kitsch. Il Kitsch è la stazione di passaggio tra l’essere e l’oblio". Non ci rimane che capire il perchè.
Ma Lavarello e Iannello, i due oratori ci anticipano due cose ficcanti, tanto per permetterci un affaccio sul cattivo gusto. Lavarello ci racconta "Il kitsch è una concetto molto difficile e pericoloso da maneggiare; non solo ha assunto con il passare del tempo – e qualche volta allo stesso tempo – molte e diverse declinazioni, ma ha travalicato il campo meramente estetico per diventare giudizio morale o strumento di distinzione sociale. Nel campo specifico dell'architettura le cose si complicano ulteriormente: se il kitsch è menzogna, in fondo tutta l'architettura è costretta in qualche misura a mentire, simulando leggerezza o massività laddove non ci sono, correggendo sottilmente la percezione delle reali dimensioni, mascherando piante asimmetriche con facciate simmetriche, decorando con abili finzioni pittoriche prospetti altrimenti piatti (a Genova lo sappiamo bene). Allo stesso tempo tutta l'architettura, anche la più sfacciatamente falsa, è in qualche modo vera: per costruire la copia scadente di un edificio occorre comunque occupare una porzione di terreno, spendere molti soldi, procurarsi e impiegare grandi quantità di materiali, compiere lavori complessi e faticosi.L'intervento, lungi dal fornire facili risposte, proverà a problematizzare l'applicazione della categoria del kitsch in ambito architettonico, attraverso molti e vari casi significativi: dalle piccole cose di cattivo gusto che costellano la provincia italiana, alle grandi pacchianerie di Las Vegas, dall'eclettismo ottocentesco agli eccessi del post-modernismo, dal decadentismo raffinato di Renzo Mongiardino all'esuberanza di Alessandro Mendini, da Bob Venturi a Philippe Starck". Ci anticipa Giulia Iannello :Il mio incontro verterà sul Kitsch e le sue molteplici declinazioni nell'audiovisivo: dal cinema alla televisione, le immagini in movimento ci raccontano di come il gusto (specialmente quello cattivo) cambia, si evolve ed è specchio di una società in costante trasformazione"
Per info e prenotazioni (vivamente consigliate per posti limitati): info@amiciaccademia.com.
Il nuovo programma di autunno offerto dagli Amici dell’Accademia Ligustica prevede una lunga rassegna di eventi e di esperienze: dal multidisciplinare Caput Mundi al nuovo ciclo appunto sul Kitsch - piccola antologia del cattivo gusto, non dimenticando il Corso di formazione per i volontari con tre appuntamenti gratuiti dal titolo l'Accademia in tribunale.
Insomma un grande lavoro reso possibile grazie al sostegno dei 170 soci e sponsor della Onlus come Casa di Cura Villa Montallegro S.p.a., Ruths S.p.a.e Coop Liguria. L’ideazione, la progettazione e la realizzazione delle attività all’interno del Museo è portata avanti dagli Amici dell’Accademia Ligustica Onlus, Associazione che vive del supporto di privati, delle aziende e delle fondazioni che credono nella sopravvivenza e nello sviluppo del Museo dell’Accademia Ligustica, la collezione pubblica più antica della città di Genova.