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CHI SORVEGLIA SUI SORVEGLIATI?


testo di Ramon Fresta

Attorno e dentro le carceri gira un mondo di volontari. Che solleva i detenuti da una condizione di separazione dal mondo. Con simpatia e vicinanza profondamente umana, lezioni per continuare o iniziare l'istruzione, sostegno nei numerosi problemi, sanitari o legali e ancora familiari. E come dimenticare le rappresentazioni teatrali dove anche la scuola entra a pieno titolo oltre le sbarre? Citiamole queste realtà dove uomini e donne di buona volontà si muovono con discrezione, tra queste questi ACAT, ACLI, AFET – Aquilone, ARCI, Associazione Amici di Zaccheo,Associazione Libera, Auxilium Caritas, Associazione Centro di solidarietà di Genova,Veneranda Compagnia della Misericordia. E fanno tutti capo alla Conferenza Regionale Volontariato e Giustizia della Liguria che è nata nel 2000; è una onlus che raggruppa queste associazioni che appunto da molti anni svolgono attività di diverso tipo in ambito penitenziario. E fra loro fanno rete,riferendosi alla Conferenza hanno lo scopo comune di favorire il confronto ed il dialogo tra gli organismi di volontariato presenti sul territorio regionale e che operano nell’ambito della giustizia, con l’obiettivo di promuovere politiche di giustizia. Da queste basi si è sviluppato l’impegno a sollecitare la Regione perché si arrivasse alla nomina di un “Garante Regionale delle persone private della libertà”. Di cui si parlerà nell'incontro del 20 novembre a Palazzo Ducale a Genova alle 10 e 30. Dove usciranno anche nel dettaglio dati su un mondo di ombre pesanti dove spesso i diritti delle detenuti sono calpestati sistematicamente. Un breve anticipo di quel che si dibatterà: nelle carceri liguri, nel 2019, c'è un sovraffollamento al 35%, dall’inizio dell’anno si sono verificati 2 suicidi e 11 tentativi di suicidio, senza contare tutte le azioni di autolesionismo, le colluttazioni, e le aggressioni agli agenti il cui sindacato è in prima fila nella denuncia…insomma una situazione esplosiva che incide anche sugli agenti: gesti di suicidio si susseguono.

Torniamo all'ultima battaglia, quella del Garante. E la spieghiamo nei vari passaggi. Il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, istituito con la legge 10 del 21 febbraio 2014, è una autorità di garanzia, collegiale e indipendente, non giurisdizionale che ha la funzione di vigilare su tutte le forme di privazione della libertà, dagli istituti di pena, alla custodia nei luoghi di polizia, alla permanenza nei Centri di identificazione ed espulsione, alle residenze di esecuzione delle misure di sicurezza psichiatriche (Rems), ai trattamenti sanitari obbligatori. Nel report redatto anni fa dal Garante Nazionale, Mauro Palma, sottolineava come la Liguria non avesse ancora una legge in merito.In seguito, nel 2016, fu presentata una proposta di legge in merito firmata dai consiglieri Pastorino, Vaccarezza, Salvatore e Rossetti, quindi assolutamente bipartisan… dopo tre anni è ancora ferma nella Commissione competente anche se sono stati votati con parere favorevole tutti gli articoli della proposta di legge in questione. La Liguria insieme ad un altra regione è dunque fanalino di coda, omettendo la realizzazione di un diritto e di un dovere. E’ opportuno ricordare che nel 2013 l’Italia fu condannata dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo per la situazione delle carceri; il caso, passato agli archivi come “sentenza Torreggiani” riguardava trattamenti inumani o degradanti subiti dai ricorrenti, sette persone detenute per molti mesi in celle triple e con meno di quattro metri quadrati a testa a disposizione. La pronuncia della Corte di Strasburgo è stata definita dagli stessi giudici “sentenza pilota” che ha affrontato il problema strutturale del cattivo funzionamento del sistema penitenziario italiano. Forse non è un caso che la legge istitutiva del Garante sia promulgata nel 2014…Termino ricordando che è proprio grazie all’autorità garante se sono emersi gravi casi venuti alla ribalta della cronaca ultimamente, verificatisi in Piemonte e Toscana. La Liguria non può più aspettare!!

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