LA RESISTENZA CHE SI FA ROMANZO

testo di Stefano Villa
Narrativa e analisi storica a confronto con dialoghi in scena. “Avevo voglia di fare qualcosa di nuovo per unire in un percorso culturale i valori dell’antifascismo e della Resistenza, la letteratura e il teatro, per rivivere decenni cruciali della nostra storia anche intrecciando linguaggi diversi”. Marco Doria presenta così RESISTENZ-E, ciclo di incontri “aperti al pubblico di ogni età” da lui ideato con Silvio Ferrari in collaborazione con la Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse che dal 22 gennaio al 25 marzo collegheranno, alternandosi, le storiche sale di Sant’Agostino al teatro del Ponente a Voltri.
Sei appuntamenti a ingresso libero, ognuno sul filo conduttore di una diversa opera letteraria: "Cronache di poveri amanti" di Vasco Pratolini, "Il tempo migliore della nostra vita" di Antonio Scurati, "L’Agnese va a morire" di Renata Viganò, "Uomini e no" di Elio Vittorini,"Il sentiero dei nidi di ragno" di Italo Calvino e "I piccoli maestri" di Luigi Meneghello.
La Tosse ha subito aperto le porte al progetto e Doria con l’amico Ferrari ha ragionato a lungo sulla scelta dei libri. Siccome “l’antifascismo e la Resistenza non cominciano con l’8 settembre” si parte con gli anni Venti nei quali Pratolini ambienta a Firenze, nella via del Corno popolata da tanti operai e artigiani, Cronache di poveri amanti. “E’ il periodo in cui dopo il delitto Matteotti il fascismo, già al potere, sta per diventare regime”.
E poi Scurati con Il tempo migliore della nostra vita, biografia di Leone Ginzburg, grande intellettuale antifascista nell’Italia degli anni ’30 (quelli ‘del consenso’ li definiva lo storico De Felice) condannato per la prima volta nel 1934 e poi perseguitato anche come ebreo dalle leggi razziste del 1938.
Un altro incontro è dedicato a Calvino con Il Sentiero dei nidi di ragno (quel posto segreto sulle alture del ponente ligure che conosce solo Pin, il protagonista bambino e poi giovane partigiano) perché “a quel livello il suo libro è l’unico a parlare della Resistenza in Liguria, è anche un omaggio alla nostra lotta partigiana”. Meneghello – ufficiale degli Alpini sino all’8 settembre e poi per evitare l’arruolamento obbligatorio imposto dai repubblichini in fuga sui monti dove incontra i partigiani - racconta la Resistenza sull’altipiano di Asiago. Del libro sono protagonisti anche studenti veneti, I piccoli maestri appunto e con uno di loro, “Marietto” chiamato affettuosamente così dai compagni perché più giovane di tutti, ha avuto un legame personale e professionale anche Marco Doria. Quel Marietto della lotta partigiana era infatti Mario Mirri, scomparso nel marzo 2018, professore di grande prestigio con cattedra di Storia Moderna all’Università di Pisa che Doria, docente all’Università di Genova ha conosciuto nel suo lavoro di storico. Anche il professor Mirri ha scritto un libro: La guerra di Mario in cui rivolgendosi al figlio di una coppia di amici racconta la sua vita, l’esperienza partigiana, i compagni sino alla Liberazione. “Così – dice Doria - la lettura del libro di Meneghello si può confrontare e incrociare anche con un’altra fonte narrativa diretta di quelle esperienze”.
Con Uomini e No, primo testo letterario sulla Resistenza, Vittorini ne racconta coraggio, slanci, generosità ma anche tormenti, conflitti e dubbi esistenziali attraverso il protagonista Enne 2. Il libro ambientato a Milano ripercorre “la realtà della lotta partigiana clandestina dentro le grandi città, fra agguati, appostamenti, sparatorie e rappresaglie nazifasciste”.
L’Agnese va a morire di Renata Viganò ha un’ispirazione autobiografica perché l’autrice e il marito sono stati partigiani. La protagonista, lavandaia delle Valli di Comacchio, quando i tedeschi arrestano e uccidono suo marito, fragile fisicamente per una malattia dell’infanzia, ma forte nello spirito dell’impegno politico comunista, entra nella Resistenza e guida le staffette partigiane. Come tante e tanti in lotta Agnese cade vittima dei nazifascisti, proprio quando la Liberazione è ormai vicina. “Un libro molto importante per ricordarci che tante donne sono state protagoniste fondamentali della Resistenza e i suoi scenari in Emilia-Romagna esprimono anche la difficile e dura realtà del mondo contadino”.
RESISTENZ-E è anche un invito “a prendere in mano questi romanzi, un invito alla lettura, oltreché alle riflessioni che possono scaturire” ascoltando i dialoghi in teatro di Marco Doria e Silvio Ferrari alternarsi alle pagine recitate da un attore della Tosse.
Il calendario del ciclo
22 gennaio - Teatro del Ponente Cronache di poveri amanti di Vasco Pratolini
29 gennaio - Teatro della Tosse, sala Agorà Il tempo migliore della nostra vita di Antonio Scurati, 12 febbraio - Teatro del Ponente, L’Agnese va a morire di Renata Viganò
26 febbraio - Teatro della Tosse, sala Campana, Uomini e no di Elio Vittorini
4 marzo - Teatro del Ponente Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino
25 marzo - Teatro della Tosse, sala Agorà I piccoli maestri di Luigi Meneghello.
Tutti gli incontri iniziano alle 18.30