top of page

L' ANTIVIRUS IN ENDECASILLABI SCIOLTI


testo di Donata Bonometti

Fumava due sigarette contemporaneamente in bocca, mentre leggeva le sue poesie davanti agli accademici, rigando i volti di lacrime. Anche Angelo Guarnieri, psichiatra genovese, era li in quell'aula magna di Milano dove la poetessa Alda Merini stava sul palco, narrando di sè. Della malattia e della poesia scaturita dalla follia. Ne rimase quasi sconvolto. Intrecciò con lei una relazione personale molto intensa, mai impostata dal fatto che lui fosse un medico e lei una malata, durata fino alla morte della Merini nel 2009. Relazione fatta di epistole, visite nella casa di lei sui Navigli, telefonate serali dove la poetessa dettava versi all'impronta all'amico, a sua volta poeta. Guarnieri, psichiatra della Asl 3 con lunga esperienza nel manicomio di Cogoleto e nei centri della Salute Mentale di Genova, è un siciliano trapiantato ad Arenzano, e ora in pensione si è piu che mai dedicato alla poesia pubblicando sei libri, oltre alla cura del libro "Dopo tutto anche tu" sulla Merini. Una poetessa che non smette mai di conquistare nuovi lettori, li innamora di sè per meglio dire. E loro ricambiano inondando spesso i social di citazioni dei suoi versi. Secondo Guarnieri il motivo di questo appeal fortissimo e intramontabile è di facile interpretazione "Dopo Montale e Quasimodo , lei è la grande voce del Novecento. Ha destrutturato il linguaggio poetico ornamentale per sostituirlo con la diretta connessione con la bellezza e la tragicità della vita. Perchè c'è un bisogno umano di confrontarsi con questi temi e la poesia della Merini è questo. L'incontro con lei per me è stata fonte di felicità e di salvezza" Ecco, quest'ultima affermazione di Guarnieri ci introduce alla riflessione che riguarda questi giorni di prigionia in cui nuovi contatti e magari mai esplorati con la poesia ci possono sorprendere, perchè in grado di farci viaggiare in paesi dell'anima

Torniamo a questo rapporto particolare e cosi fecondo tra l'uno e l'altra. Guarnieri aveva conosciuto la Merini oltre venti anni fa quando le spedi una raccolta di poesie scritte dai pazienti degli ospedali psichiatrici di Genova. Che è un giacimento culturale riguardo le testimonianze di azioni d'arte intraprese da un gruppo di medici come strumento di terapia. La poesia ma anche il teatro il cinema l'arte visiva. Chi ha avuto modo di visitare l'Istituto delle Materie e delle Forme Inconsapevoli a Quarto ha toccato con stupore la potenza dell' arteterapia anche come atto di liberazione dal manicomio, da ogni segregazione, allorquando artisti e malati lavoravano insieme realizzando opere straordinarie.

Commenta lo psichiatra Guarnieri "Tutto cio fa parte della psicoterapia. E' doveroso prima prendersi cura bene dei pazienti mettendo in campo le proprie competenze, farmaci compresi. Ma si devono sviluppare contestualmente le qualità artistiche ed emozionali, affinchè i pazienti diano il meglio di sè" .

E da Fantapensando una grande festa sulle colline di Genova con i malati e le famiglie, con operatori dei servizi psichiatrici, del volontariato, della cultura maturò l'idea della raccolta di poesie facendo leva su "quella creatività che sapevamo sopita ma ben presente nelle persone portatrici di sofferenza psichica, anche la piu estrema". Le poesie arrivarono numerose da tutti i Centri di Salute Mentale territoriali e dalle strutture manicomiali. Portando con sè l'intensità del vivere e delle relazioni.

Ecco dunque una poesia tratta dal libro "Parola Smarrita Parola Ritrovata", edito nel febbraio 1995, con la prefazione dell'allora sindaco Adriano Sansa, a sua volta da sempre attratto dalla musa. Anna Maria Diversi in Dolce Ritorno "Mentre fra le ali di rondini lontane ritornava triste/ l'inverno / mi accorsi di non dimenticarti / come l'estate che cerca per offuscare/ la notte dei pensieri: amore di oggi di domani e di ieri/ ritorna nei miei sogni e io ritroverò fra quel vociare alato/ l tuo volto amato. Volo che ricorda i miei mille perchè/ se non torni ritornerò io/ con te". Tra decine di pensieri in rima tutti ugualmente emozionanti ho scelto questo perchè mi sembra un trasversale inno all'amore verso la vita, sentimento che in qualche modo si può rafforzare in questi giorni, oltrepassando l'angoscia.

Era già tutto scritto nella vita di Angelo Guarnieri. Che la poesia lo prendesse per mano. "La poesia ha un ruolo fondamentale nella sopravvivenza del mondo che rischia, per la dittatura degli algoritmi. Cosi come la dignità della parola che determina l'essere umano nella sua dimensione sociale, ma anche nella componente della memoria. Va tenuto alto il senso della parola che fa la poesia. Che è pensiero, ma anche meditazione. La poesia ha collaborato a costruire l'esistenza dell'uomo, cito l'Odissea ma anche la Bibbia...oggi siamo in una fase di passaggio che potrebbe portare all'estinzione dell'uomo. La poesia come ogni forma d'arte e di bellezza aiuta l'uomo nella ricerca del benessere e della longevità" Mai come questi giorni si vestono di queste parole. Dunque nelle lunghe ore casalinghe sfogliamo anche casualmente, come se aprissimo una finestra, i libri di poesia dimenticati sugli scaffali. Io personalmente vi indico i miei preferiti. Il ligure Caproni, la polacca Szymborska, l'austriaco Rainer Maria Rilke, e i friulani Biagio Marin e Pier Paolo Pasolini.

L'ultimo libro di poesie di Guarnieri si intitola "Lo sguardo del funambolo" edito da Il Melangolo. I paesaggi dell'anima e i panorami d'amore sono il tema ritornante del poeta i cui versi son stati definiti dallo psicanalista Fausto Petrella "apparentemente semplici e insieme profondi". Una arteterapia per tutti noi.

Vi ricordo infine che nell'ex ospedale psichiatrico si muove il "Coordinamento per Quarto" che organizza dibattiti musica teatro mostre di arte visiva per riempire di futuro un luogo del passato apparentemente svuotato di una sofferenza indicibile. Di questo gruppo di volontari appassionati abbiamo gia scritto piu volte in questo blog

Quarto Pianeta lo trovate anche su Facebook.

Le immagini a commento. Una foto della Merini tratta da editarte.net. Due quadri ottocenteschi presi in prestito da didatticarte.it altro luogo virtuale poetico da visitare in questi giorni. Perchè hanno fatto un post sul tema "L'arte di restare in casa" con una serie di dipinti su interni di abitazioni in movimento. Chi legge chi scrive che cucina chi si rilassa chi fa le grandi pulizie...chi non esce.

ARCHIVE
RECENT POSTS
SEARCH BY TAGS
bottom of page