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ESSERE ANTI-MAFIA SEMPRE


Ventotto anni fa, il 23 maggio del 1992, L’Ora,il giornale di Palermo, non era più in edicola da 15 giorni. L’ultimo numero era uscito l’8 maggio. È stato quello il primo grande fatto di mafia che L’Ora non ha potuto raccontare: anche davanti alle richieste di una edizione straordinaria in occasione della strage di Capaci, mai più una copia sarebbe stata stampata nella tipografia di piazzetta Napoli, oggi via Giornale L’Ora.

Dall’anno successivo e ininterrottamente, sino al 2019, il 23 maggio è diventata una data, un appuntamento che ha coinvolto migliaia e migliaia di persone, dagli studenti ai pensionati, nel ricordo di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Quest’anno per la prima volta a causa del Coronavirus non ci saranno cortei, navi della legalità e l’aula bunker resterà chiusa.

Oggi L’Ora edizione straordinaria vuole raccontare nella sua pagina facebook ed essere testimone non solo del ricordo, di come sarà vissuto per la prima volta senza partecipazione popolare, ma fornire una serie di strumenti di analisi e di comprensione di quello che è accaduto prima e dopo la strage di Capaci, senza dimenticare l’altra tragica data, quella del 19 luglio di quello stesso drammatico 1992 quando in via D’Amelio vennero uccisi Paolo Borsellino e la sua scorta.

Da lunedì 18 maggio a sabato 23 sulla nostra pagina saranno ospitati per la prima volta, grazie alla concessione de La Stampa, gli articoli che Giovanni Falcone ha scritto per il quotidiano di Torino, oggi diretto da Massimo Giannini.

Gli editoriali nacquero da un'iniziativa di Ezio Mauro, allora vicedirettore de La Stampa fatta propria dal direttore Paolo Mieli, e la loro realizzazione avvenne attraverso l'apporto di Marcello Sorgi, allora capo della redazione romana, e di Francesco La Licata, mafiologo di punta del giornale e giornalista che godeva dell'assoluta fiducia di Falcone.

Gli editoriali saranno perciò introdotti da Marcello Sorgi. che ne racconta la genesi e da un'intervista di Luca Ubaldeschi a Paolo Mieli e saranno accompagnati da articoli di giornalisti dell’Ora che hanno conosciuto e raccontato Giovanni Falcone o che hanno vissuto e lavorato a Palermo negli anni ‘70, ‘80 e ‘90. In dettaglio Bianca Stancanelli, Alberto Stabile, Antonio Calabrò, Franco Nicastro, Piero Melati, Attilio Bolzoni, Francesco La Licata, Sandra Rizza, Giuseppe Lo Bianco.

Un lungo percorso, aperto ad altri apporti non solo giornalistici, per arrivare a sabato 23 maggio quando dall’albero Falcone aspetteremo le 17,59, l’ora della strage, in un panorama molto diverso dal solito: via Notarbatolo semideserta invece che invasa dalle migliaia di persone che in tutti questi anni si sono raccolte sotto quella che era stata l’abitazione di Giovanni Falcone. L’edizione straordinaria del 23 maggio 1992 arriva 28 anni dopo, e potrà continuare anche nei giorni successivi pubblicando i molti apporti che continuano a pervenire.

Va menzionata l'iniziativa che gli (ex giovani) giornalisti dell'Ora diretta da Vittorio Nistico alcuni mesi fa hanno voluto per ricordare quegli anni d'oro della loro professione. Per mesi si sono incontrati proveniendo da varie parti d'Italia dove il loro lavoro li ha via via portati nel corso degli anni, in nome dell'anniversario della nascita di Nisticò, direttore che ha dato al giornale una impronta indelebile,un controcanto ai poteri forti, lottando per il rinnovamento della politica, della cultura, degli equilibri sociali ed economici.

Un giornale che fu davvero la bandiera dell'antimafia e dei diritti, il luogo d'incontro della piu audace cultura siciliana. Perchè quegli anni siano sempre un viatico anche per chi si avvia verso questa professione ecco la pubblicazione del "romanzo di un giornale raccontato dai suoi cronisti", una piazza di Palermo intitolata al prestigioso quotidiano e un calendario di iniziative. L'ultima in ordine di tempo questa dedicata alle stragi del 1992 con gli scritti di Giovanni Falcone

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