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ECCO LE APP PER ACQUISTARE QUEL CHE RESTA DEL CIBO


testo di Gianni Avallone

C'è un modo per dribblare lo spreco alimentare? si e lo dobbiamo alla tecnologia che mette in comunicazione consumatori e punti di vendita alimentari. Gastronomie, supermercati, fruttivendoli, pasticcerie etc etc. E ve lo raccontiamo, perchè sta sempre piu prendendo piede questa connessione tra gli uni e gli altri, attraverso app dedicate. Gli uni risparmiano, gli altri non buttano via alimenti che sarebbero magari in scadenza due giorni dopo e minimamente incassano. Il cassonetto della spazzatura non trabocca.

Ogni volta che sono costretto a buttare qualche alimento perchè non piu freschissimo o perché la data in cui decido di consumarlo è oltre la data di scadenza , mi viene in mente la locuzione latina “obtorto collo” un modo per dire gira il collo e fai finta di non vedere. Ma è un’illusione. Mi pesa sempre perché risento il ritornello materno quando da bambino lasciavo nel piatto una parte della pietanza: “mangia tutto, non si spreca il cibo!”

La cultura di mia madre era di tipo contadino e poi nell’immediato dopoguerra avanzare il cibo era davvero peccato grave. Sono cosciente che lo spreco alimentare è un problema globale emergente, con enormi implicazioni ambientali, sociali ed economiche, ed è per questo che mi trovo in difficoltà quando devo ricorrere alla spazzatura....

E il male comune è un mezzo gaudio? Macché. Vediamo le cifre europee e italiane. La fonte è: ‘eurostat statistic explained’. In Europa (EU-27) nel 2018 si sono sprecati 88 milioni di tonnellate di prodotti alimentari, cioè ogni persona ha distrutto, mediamente, 173 Kg in un anno. Ci pensate? È come se ogni settimana dell’anno ognuno buttasse via 3,32 Kg di cibo. Bisogna considerare due varianti: la prima: l’indicazione è una media, quindi accanto a chi ha pochi soldi per permettersi delle scorte in casa e di conseguenza non potrà sprecare molto, ci sono altri invece ne sprecheranno tanti; la seconda: il 53% dello spreco è attribuibile alle famiglie, cioè 46,6 milioni di tonnellate… un mare di cibo. Il resto il commercio (5%), la produzione primaria (11%), la trasformazione (19%), ristoranti e servizi alimentari (12%). Il contributo che ha dato l’Italia nel 2018 a questi sprechi, sempre secondo Eurostat, è di 17 milioni di tonnellate annue, con una distruzione di prodotti alimentari di 285,5 Kg per persona ed il contributo come origine è più o meno identico a quello europeo.

Lo spreco alimentare è diventato un problema sociale e ambientale preoccupante e molto sentito. Sono nate alcune organizzazioni che hanno lanciato iniziative di recupero e di redistribuzione. La Caritas ha organizzato in Italia dei Banchi alimentari che complessivamente hanno raccolto nel 2019 e distribuito 75.449 tonnellate e in Liguria 2.600 tonnellate nel 2020.

Ma ci sono anche dei link che mettono in contatto negozianti che a fine giornata cercano di recuperare i prodotti alimentari rimasti invenduti. Offrendoli all' acquirente dell'ultima ora a prezzo stracciato.

Fra di esse ‘Food Pride’ e ‘Too Good To Go’. La prima opera nei mercati rionali per recuperare le eccedenze di frutta e verdure nell’orario di chiusura e nei negozi di prossimità per recuperare prodotti da forno, cibo secco e fresco e lo portano nei punti di distribuzione nelle diverse aree di intervento. La seconda ha come slogan “Salva il cibo, aiuta il pianeta” e aggiunge che “2,3 milioni di persone in Italia stanno già salvando cibo con loro. 9.148 bar, ristoranti supermercati, panetterie sono sull’app. 1.824.607 pasti salvati in Italia. L’app indica i negozi che mettono in vendita a prezzi ribassati panieri di cibo a prezzi super convenienti. Si paga e ci si prenota on line.

Da qualche mese, per diminuire gli sprechi miei e della mia famiglia, ho adottato le regole suggerite da “Waste watchers international on food and sustainability” e ho raggiunti dei buoni risultati. Per fare un acquisto intelligente e fare una pianificazione delle pietanze da consumare durante la settimana seguite questi suggerimenti:

1)Crea la tua lista della spesa in base al numero di pasti che mangerai a casa e ai tempi del tuo prossimo viaggio di shopping. 2)Razionalizza la disposizione dei prodotti nel frigorifero e nella dispensa per evitare di acquistare cibo che hai già a portata di mano. 3)Determina le quantità nella tua lista della spesa per acquistare proprio ciò di cui hai bisogno. 4)Evita espedienti di marketing che ti incoraggiano ad acquistare più del necessario. 5)Acquista ingredienti freschi in quantità più piccole e più spesso in modo da sprecare meno e gustare ingredienti più freschi. 6)Scegli frutta e verdura sfuse rispetto a frutta preconfezionata per controllare meglio la quantità di cui hai bisogno e garantire ingredienti più freschi

L'immagine è tratta dalla pagina facebook Food Pride Torino dove troverete numerosi spunti e consigli anti spreco

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