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IL CAMPIONE DI TENNIS TAVOLO E L'UFFICIALE DELLE SS


Sono i giorni della memoria e gli incontri che si susseguono sono il segno inequivocabile di voler rafforzare la catena di trasmissione per i giovani soprattutto, anche attraverso storie sconosciute ai piu, umanità eroiche nei gesti e nelle scelte a volte persino involontarie, piccole storie che fanno la Storia dell Shoah. Per questo cito per prima la presentazione di un libro (domani giovedi 27 alle 18) alla Feltrinelli di via Ceccardi a Genova. Si intitola "L'ultima partita" l'autore è Enrico Pedemonte, giornalista genovese, ma di lunga carriera in giro per il mondo per le piu importanti testate. Alla presentazione, oltre l'autore , anche Luca Borzani e Ferruccio Giromini.

E presentiamo "L'ultima partita" prendendo in prestito le parole della quarta di copertina. "Come ho fatto a sopravvivere? si chiede Alojzy “Alex” Ehrlich fissando la sua vecchia macchina da scrivere. È il primo gennaio 1991, giorno del suo settantaseiesimo compleanno. Ne sono passati quarantasei da quando lui, ebreo, vicecampione mondiale di tennistavolo, è uscito dall’inferno di Auschwitz ed è scampato alla marcia della morte. Sa che gli resta poco da vivere, è giunto il momento di raccontare. Allora comincia a scrivere: la militanza nella resistenza, l’arresto nel giugno 1944, le torture, il viaggio nel vagone blindato, il campo di concentramento. Non è un prigioniero come gli altri. I capi nazisti sanno che è un campione sportivo e lo assegnano a un kommando con un compito speciale: disinnescare bombe inesplose. E mentre rivive l’inferno del lager, la sua memoria va all’infanzia trascorsa a Leopoli, all’amore che ha attraversato tutta la sua esistenza, ai tradimenti, alle bugie, alle ambiguità della sua vita con una sincerità a tratti crudele, arrivando a riflettere sulla relazione vittima-carnefice con un noto ufficiale delle SS che sembrava divertirsi a metterlo sadicamente alla prova. In questo romanzo, ispirato al memoriale inedito di Ehrlich, Enrico Pedemonte ripercorre la vita del campione, dai primi anni vissuti in Polonia fino al 1945, quando svenne, stremato, su un treno che lo stava riportando in Francia. L’ultima partita racconta l’Olocausto – e molto altro – dal punto di vista di un eroe involontario, e traccia il ritratto a tutto tondo di un uomo pieno di contraddizioni, rimorsi, ambiguità e un’inesauribile voglia di vivere. Una vicenda eccezionale ed emblematica che mostra al lettore come siano le storie a fare la Storia.

La giornata della Memoria si inaugura alle ore 10.30, nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, con oratore ufficiale Anna Foa, storica italiana, autrice di numerosi studi di storia culturale della prima età moderna e di opere sulla storia degli ebrei in Europa e in Italia. Sarà il via di un calendario di eventi legati alle testimonianze delle scuole che saranno premiate per il loro lavoro di riflessione sul tema, sarà l'occasione per manifestazioni anche dedicate all'arte come la rassegna Segrete sempre ambientata a palazzo Ducale. Noi vi segnaliamo tre incontri che hanno al centro sempre libri ed eventi letterari legati alla Shoah

Il3 febbraio a Torre Grimaldina, ore 17 - Palazzo Ducale: Voci da Ravensbrück - Incontro con Donatella Alfonso, Laura Amoretti, Raffaella Ranise, Massimo Bisca; il 4 febbraio Biblioteca Universitaria e online Memoriale della Shoah Binario 21 di Milano: ore 11 - La libreria della Memoria - Incontro con Alessandra Jarach del Memoriale della Shoah Binario 21 di Milano, Mino Ronzitti, presidente dell’ILSREC “R. Ricci”, Paolo Giannone, direttore Biblioteca Universitaria di Genova. Il 4 febbraio online Memoriale della Shoah Binario 21 di Milano: ore 17 - L’Arte come sublimazione della Memoria - Incontro con Manuela Composti, Stefano Bigazzi, Virginia Monteverde;

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