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LA CARICA DI 101 SCRITTORI PER UNA FIABA LUNGA UN ANNO



testo di Stefano Villa

Un flauto che non suona, ma parla con l’oscura frase in latino intarsiata nel suo legno “terza luna di primavera, terza fascia del Puin” e quando si scoprono le stesse parole incise sulla medaglietta di un cane che arriva sulla spiaggia nelle notti di luna nuova a primavera il mistero s’infittisce....

Forse aiuteranno a risolverlo i ricordi di un’anziana signora - sensitiva, cartomante o addirittura maga – che rimandano al tempo di un vecchio alchimista, conosciuto proprio come Puin. A lui rivelavano i loro segreti persino i folletti che incontrava nella sua casa di pietra sul Monte Cornua.

La storia che sembra evocare lo spirito della verde Irlanda fra i boschi e le rive del Golfo Paradiso continua, ma ancora nessuno sa come finirà perché i bambini e gli anziani che ne sono autori collettivi scriveranno ancora tanti capitoli, sino al 2022, di questa fiaba corale, intrecciando e alternando la loro fantasia in uno straordinario racconto, Il Vecchio Baule. Nato da un’idea di Rossana Penco, insegnante alla scuola primaria di Pieve Ligure e di Ivano Malcotti, pedagogista teatrale è un progetto dell’associazione Gruppo Città di Genova per scrivere e interpretare una fiaba collettiva, aperta alla più ampia partecipazione a Bogliasco, Pieve Ligure e Sori.

Ogni narratore ha dieci righe a disposizione per portare avanti la storia, raccogliendo il testimone dal precedente come in una staffetta dell’immaginario. I protagonisti nei tre Comuni del Golfo Paradiso sono tanti fra i bambini delle scuole elementari, delle scuole infanzia, anziani a casa o in strutture residenziali e il passaparola dei nipoti coinvolge i nonni. Finora l’autrice più matura è Luisa, una signora di 94 anni, e la più piccola è una bimba di 4 anni con un bel disegno della maga gentile con i suoi fantastici codini. “L’obiettivo è arrivare almeno alla carica dei 101 scrittori"dicono gli ideatori che raccolgono e impaginano i diversi capitoli e ne seguono lo sviluppo, la sequenzialità e le altre peculiarità nel discorso narrativo.

La fiaba si apre con un brusco risveglio in piena notte: un forte boato fa sobbalzare nel suo letto a Levà, frazione di Sori, il solitario contadino Tumma che si precipita fuori per scoprire l’accaduto. Nel suo campo di carciofi si è aperto improvvisamente un fosso enorme e sul fondo c’è il Vecchio Baule che dà il titolo alla storia e custodisce un flauto malandato, muto, e magico.

L’abbraccio narrativo fra anziani e bambini nella scrittura ha anche finalità pedagogiche e mette a confronto la fantasia dei piccoli e dei nonni nel lungo periodo purtroppo dominato dal virus. “Nella terza e quarta età - dice Malcotti - il Covid ha spesso evocato anche le paure più profonde che in qualche modo la loro narrazione esorcizza con la magia, ricorrendo a figure e oggetti magici per affrontare i problemi del mondo. Anche nei bambini la fantasia sembra cambiata, meno legata alle dinamiche più aggressive delle rappresentazioni computerizzate e molto più favolistica”.

Si può partecipare alla narrazione con pensieri, poesie, disegni e nessuno resterà escluso: se qualche persona anziana avesse difficoltà a scrivere, per l’età o le condizioni di salute, potrà sempre raccontare a voce il capitolo pronto nel suo immaginario che sarà poi fedelmente riportato nel testo. Generazioni diverse che collaborano per realizzare una grande fiaba collettiva insieme alla fantasia liberano “anche l’opportunità di riuscire a sorridere, cercando insieme di sdrammatizzare almeno un po’ la realtà faticosa e dura del nostro vissuto nella battaglia contro il terribile Covid” dicono gli ideatori.

Il Vecchio Baule (titolo ispirato anche a un corso di improvvisazione teatrale a cui aveva partecipato Ivano Malcotti, tenuto da Mauro Pirovano, notissimo attore e regista) è iniziato a novembre del 2020 e nonni e bambini del Golfo Paradiso continueranno ad aggiungere nuovi capitoli alla fiaba sino a completarla nel 2022 quando ci sarà la sua presentazione pubblica. Il Comune di Sori ha offerto il suo patrocinio e metterà a disposizione il teatro dove i testi saranno letti da attori professionisti. Per tutti. Perché “leggere fiabe è utile anche agli adulti – dice Rossana Penco – e come ci hanno insegnato grandi autori da Antoine de Saint- Exupéry a Luis Sepulveda a Edoardo Bennato restando ancora un po’ bambini siamo sempre in viaggio e non smettiamo mai d’imparare. Ne vale la pena”.


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