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QUELLE AMICIZIE ALL'OMBRA DELLA FLEBO


testo di Donata Bonometti

Frequento, dall'inizio dell'estate, l'Istituto Nazionale Tumori dell'ospedale San Martino a Genova. La malattia entra ed esce nella vita di tutti noi ed è una stanza che ci tocca a volte abitare, per un po' di tempo. L'adattamento agli imprevisti è uno strumento a disposizione dell'umanità, che ha permesso la continuità della specie. E quindi ci si adatta anche ad ambienti che si guardava a distanza , con circospezione, pensando che mai ci avrebbero riguardato. Anche il pensiero di non essere nemmenoi sfiorati dalla malattia ci preserva da tormenti e ipocondrie. Ma non va sempre cosi.

Mi son trovata nelle sale degli ambulatori e quindi della chemioterapia per quattro mesi. Siamo sempre in tantissimi, anche se molti pazienti sono accompagnati, quindi la popolazione dei malati va intuibilmente dimezzata. La tenerezza sale, vedendo mogli e mariti davvero tali, nella buona e nella cattiva sorte, che usano le mani per appoggiarsi a un braccio, toccare la vicinanza, andare insieme abbracciati fino al limitare della chemioterapia. Ma alcuni li ho visti sgattaiolare fino al letto della compagna e elencarle la spesa alla coop: manca qualcosa? la nostra normalità non ci lascia, tranquilla....

Ho fatto per anni la cronista in due importanti giornali liguri, Il Lavoro e il Secolo XIX. Mi è rimasta la tendenza professionale all'osservazione, anche quando sono sul bus, o in un negozio. Mi capita di immaginare storie di vita, brani di quotidianità, relazioni. Figuriamoci in un posto così, carico di emozioni e di motivazioni come un ospedale dove curano il cancro. Intanto ti senti uno spettatore e non un attore, almeno questo capita a me, ed è una evidente difesa, intanto siamo come detto animali abitudinari e alla sesta volta che entri in quel posto (dove il personale è molto formato per quei pazienti e circola grande gentilezza e professionalità nonostante il carico di lavoro di una delicatezza estrema) cominci a considerarlo un tratto della tua strada che, ti piaccia o no, devi percorrere. Allora non entrerò nei meandri del "questa malattia mi ha rafforzato... mi ha cambiato in meglio... godo ogni attimo di vita" sono riflessioni che ancora non mi appartengono, per me è solo una esperienza faticosa che va guardata in faccia. Fra un anno, si spera, potrò dirvi che mi ha trasformato oppure no e come.

Per ora annoto la superba dignità della persone malate. Incontro donne, ma anche uomini, che arrivano in quel posto vestiti del loro migliore vestito, osservo con ammirazione l'abbinamento di colori tra la camicetta e il turbante che nasconde la testa pelata, mentre sei sdraiata sul lettino per la flebo hai modo di scorgere i sandali eleganti che la vicina ha appoggiato per terra. E la sua testa fresca di parrucchiere. Ho colto al volo amicizie da chemio, fra i personaggi piu diversi che fuori non avrebbero, forse, niente da scambiarsi e li dentro se la raccontano e a volte se la ridono, tessendo legami solidali. Attraverso la malattia, ma anche i racconti di figliolanze, le riflessioni su libri, musica e sapienze da cucina.

Ad accoglierti nel salone della accettazione l'associazione storica della Lega italiana Tumori (Telefono: 010 555 5658) che ricopre una serie di servizi importanti, e sempre sul tema della conservazione della propria bellezza ecco il Progetto Parrucche, un servizio gratuito di cui si puo usufruire nella stanza di ascolto della associazione per la Donna al primo piano dell DH oncologico dell'ist di San Martino. Serve una prenotazione telefonica rivolgendosi al 3921179684 cui risponde Loredana, e 3473222440 cui risponde Paola.

I volontari della Lega Italiana Tumori, che ogni mattina gestiscono il punto informativo all’interno del padiglione ex-IST dell’Ospedale San Martino, si occupano di molteplici attività: informazioni relative "a tutti i nostri servizi; " la raccolta fondi proponendo i regali e le bomboniere solidali; il monitoraggio del trasporto pazienti; insomma un punto di accoglienza per i malati al loro arrivo in ospedale e offrendo un posto amicale, quando aspettano di essere riaccompagnati a casa dal servizio di trasporto. Ottobre è il mese della prevenzione riguardo il tumore al seno e alla Lega Italiana Tumori si possono avere tutte le informazioni necessarie nonchè prenotare visite senologiche.

Info per chi volesse diventare volontario. Bisogna aver compiuto 18 anni e avere buone doti di discrezione e di capacità di relazione. Si deve poter dedicare al servizio una mattina la settimana e poter partecipare ad un corso di formazione per volontari che organizza LILT Genova. Se ci si vuole candidare come volontari si chiami il numero 010.2530160 o inviando una email all’indirizzo info@legatumori.genova

Il quadro di Marc Chagall si intitola "Sulla città"


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